Il cuore, un nido circondato di spine che dentro soffoca i suoi rondinini palpiti bombardano la gola ad eco, nel vuoto risuonano. Dell’amore rimane un sentiero sepolto da sterpi, sono impresse le mie impronte indelebili, ma le tue sono eterne come aperte ferite che la luce fan sanguinare. Ora tu i tuoi occhi mi neghi, dove sempre tornavo serena , quest’amore così vero ed immenso ti pare menzogna, quest’amore che grida dal petto, esplosivo, grida un silenzio che spezza nella mente i pensieri. Il cuore devastato da parole improvvise come tempeste, condannato all’esilio nei lidi di perdute memorie. Meglio non ricordare l’amore che fa fare follie e ci assale come alta marea, se solo per pura invenzione, ricamando una trama che generò storia di fantasia, ora l’anima muore all’orizzonte sotto un peso che cala dall’alto e che ci separa. E dell’amore...