corolla di luce

E’ tempo di bilanci per l’anima che muta nei suoi voli che denuda antichi pensieri come nuovi. È tempo di bilanci per il cuore che corre sui binari cieco e sordo e non teme pericoli e inganni o tradimenti. E’ tempo di te della mia vita parallela della tua fugace e superiore è tempo di me della follia che mischia la fatica con il gioco è tempo di andare nei sentieri cosparsi di foglie e di castagne e rimanere dinanzi al focolare, i pensieri lambiti dalle fiamme e il cuore infreddolito come smarrito nel ritmo danzante della pioggia.    

Taci Non odi voci Baci come Sussurri Caldi In fondo al cuore Moti assurdi E lenti Audaci Poche parole Afferri E tra le mani Il vento E nei capelli Il sole Taci Osa parole Dove Muta il silenzio E dove La mente stanca Giace Ad afferrar singulti A sospirar promesse Taci La dove Il giorno muta Dove la gente Grida Dove il mio cuore Spera Di ritrovarti Amore Dove C'è solo un'ombra Dove il tramonto Brucia Dove c'è la tua luce

Le voci che nascono da chissà dove che migrano lontano che cadono nel vuoto bisbigliano sussurrano gridano, le voci che chiudono in concentriche sfere sensazioni respiri di calde passioni, rumori indistinti parole, le voci che portano al tuo nome che guidano il cuore che seguono il vento che tornano e restano che sono tutte le ore di tutti i giorni della tua vita, le voci, queste amiche indiscrete queste eterne rivali, che lasciano impronte del recente passato, che negano a volte il futuro, le voci queste voci che echeggiano ancora anche se io non sento più voci.

Ascoltami le mie parole sono chiodi alle pareti che celano nel buio le ferite di un'infanzia strappata ai suoi silenzi e ad una vita tranquilla e spensierata. Ascoltami le mie parole sono nuda essenza che mi lega alla tua anima smarrita nella tempesta delle foglie secche tra la ruggine e l'oro dell'autunno. Ascoltami le mie parole sono neve al sole in questo istante di magica follia sono il perdono di un'attesa vana sono il respiro dimenticato e breve nella notte dove il cuor s'acquieta. Le mie parole sono come un lampo un bacio dato prima di andar via dentro un ricordo sonnolento e vago o dentro un sogno che più non s'avvera.            

Delirio o sete Ardente di idee: Strano interrogativo Si pone alla mente Stanca di andare Entro vortici E abissi. Delirio o magra Consolazione Il sapere Le altrui follie Più grandi Del mio cieco Peregrinare Sull'argentea scia Che a te conduce.

Pensare è la mia occupazione preferita, pensare alle cose da fare, a quelle da rimandare, cosa leggere, cosa studiare, cosa scrivere, cosa archiviare. Pensare a tutto e a niente, pensare alla casa , alla famiglia, al lavoro, agli hobby, alla musica, agli amici,   pensare a ciò che ti incute terrore, alla pena che alberga nel tuo cuore, alla sofferenza passata, all’ignoto, all’immenso, al tuo limite, al tuo desiderio inafferrabile, inappagabile.    Pensare a chi non c’è, a chi vorresti accanto, a chi rinunceresti volentieri, a chi ti butta addosso i suoi guai, a chi ti illude, ti   inganna, ti tradisce, ti propina menzogne, a chi pretende di possedere l’unica verità. Pensare a chi ti sostiene, a chi ti ammira, a chi ti stima, a chi si approfitta della tua bontà, a chi ti annienta, a chi ti eleva.   Pensare al tempo perduto, alle cose smarrite, ai rimpianti, ai sogni   rincorsi, abbandonati, annullati. Pensare alla grandezza dell’amore, al miraco...