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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

MI MANCA L'ASFALTO SOTTO I PIEDI

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MI MANCA L’ASFALTO SOTTO I PIEDI LA CALURA MI OPPRIME E I MIEI PENSIERI SCIVOLANO CON LEGGEREZZA DI PIUME. NON PENSERAI CHE T’ABBIA TRASCURATO IN QUESTO LUNGO GIORNO IN CUI HO RISO ED HO SCHERZATO, DIMENTICA DEL MALE E DELLA SOFFERENZA DELLA VITA? FORSE HO FINITO LE PAROLE PER CONVINCERTI A TORNARE DAL TUO MONDO DI STELLE, DOVE HO RINCORSO E SMARRITO I TUOI OCCHI. E DI SICURO HO TERMINATO IL PIANTO QUANDO LE LACRIME HANNO GETTATO UN VELO AL   MIO ORIZZONTE, MINANDO LA FEDE NEL TUO AMORE. MI MANCA IL RESPIRO E A FATICA CEMENTO DI MATTONI I MIEI PROGETTI. SE BRANCOLO NEL BUIO E NON SO DECIDERE LA GIUSTA DIREZIONE, RITROVO D’IMPROVVISO LA LUCE DEI TUOI OCCHI, E… SOPRAVVIVO

UNA PARTE DI INFINITO

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A volte non si ha voglia di fare niente, ci sono talmente tante cose da fare che non si riesce a dare la priorità a nessuna di esse. Così perdiamo del tempo prezioso, siamo presi da una sorta di inquietudine che non riusciamo a vincere. Il tempo passa lentamente, l’ansia cresce, desideriamo che il buio   entri presto nelle nostre case, nella nostra mente, che la notte divori affannosamente gli ultimi frammenti del giorno. E’ tristezza,   dolore, desolazione, disperazione, non so. E’ a volte desiderio di annientarsi per non sentire più la sofferenza né la gioia, quella gioia così breve, così cattiva, che di colpo ti ricorda che non è lì per te, che ha panni diversi addosso, occhi diversi. E non ha parole, perché le parole sono quelle che non ci sono più, quelle che tu hai detto, che io ho ascoltato, che tu hai pensato, che io ho immaginato, che tu hai disegnato ed io ho colorato. Le parole sono quelle che ti sei portato via, che ti fanno compagnia...

LA VITA ERA IERI

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Il giorno lentamente muore alito di vento s’alza piano muove le vesti leggere muove   le pene segrete del cuore e in un respiro posa carezze tra i capelli e un brivido tra i pensieri. Arrossisce l’orizzonte: e’ segno che il sole inonderà ancora di   luce e fuoco il cielo, fuoco presagio un tempo di passione di passi lenti sull’orma fitta di misteri, luce speranza   di gioia e vita nuova. La vita era ieri oggi l’autunno irrompe e non si cura della mia anima in pena. Oggi l’autunno ha l’oro delle foglie fradice di pioggia che ad ogni passo scricchiola più   forte e ad ogni istante rinnova l’antico   dolore.

UNO SPIRITO LIBERO

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Mi hai educato alla vita Insegnandomi che la libertà Non si cede per un piatto di lenticchie Non si vende al miglior offerente Non si pone in alcuna classifica Non si interroga non si condiziona Non si sacrifica non si viola Non è un fuoco di paglia Ma è un lume la cui luce brilla per sempre È lo spirito che da forza alla vita È la forza che governa l’amore. E la mia vita è stata così Il mio amore ha vissuto così Il mio senso di libertà È cresciuto e continua con te.

IL DISTACCO

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    Di notte quando d’intorno ogni rumore s’acquieta e le strade si svuotano solo l’orologio alla parete scandisce le ore. Il mio tempo è fermo il tuo tempo è andato e fermo è quasi il respiro mentre mi assale l’onda dei ricordi. Mi volevi felice al serale commiato dopo il giorno trascorso insieme. Ora questo distacco sai,   pesa come un macigno questo distacco è diverso sai,   è un tormento che non ha fine.

CHI SCRIVE POESIE

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Chi scrive poesie per passione, è un poeta senza per questo sentire il bisogno di essere chiamato poeta. Lo è perchè è una sua attitudine, caratteristica, un suo modus vivendi, perchè vive in uno stato di grazia particolare. Ha la fortuna di essere un uomo, che oltre a distinguersi per la razionalità, ha un proprio sentire.   Ha un cuore, un cervello, gli occhi, le orecchie come qualsiasi altra persona, ma ha una sensibilità unica, è capace di percezioni molto più ampie, guarda sempre oltre la superficie delle cose, sente voci, rumori, suoni che agli altri non sono percettibili, sa che anche il silenzio ha un suo canto, anche la notte più oscura ha una sua luce.   Chi scrive poesie, entra con l'anima nella natura, impara il linguaggio delle cose, interpreta il dolore degli altri, impasta emozioni, esprime le proprie sensazioni con un colore, un profumo, un battito più forte, un brivido sulla pelle. E piange e ride con...

IN RIVA AL MARE

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Cena per due sotto un manto di stelle in riva al mare dove all’orizzonte si perdono i miei pensieri Rotto il silenzio della mia anima Che trova conforto Nel fragore delle onde Sola con la mia immagine riflessa In uno specchio bugiardo Pioggia di stelle in mare Non baci non parole Solo sospiri di smarrite emozioni Mentre rincorro il tuo sguardo errante Cosa mi nasconde ora il tuo cuore La pena lenta la sofferenza per me Le ansie il dolore Certo io so   soltanto il tuo amore Pioggia sottile bagna il mio corpo E dalla calura non mi ristora. La luna torna alta nel cielo, gialla e beffarda.

ADDIO SOGNI E STUPORE…

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NON SENTO PROFUMO TRA I CIPRESSI CHE SFIDANO IL CIELO DI OTTOBRE NON SENTO UN FITTO CHIURLARE DI UCCELLI SULLA BRUNA SOMMITA’ DI CHIOME LONTANE ODO SOLO IL LAMENTO FLEBILE DEL VENTO CHE SIMULA UN MALINCONICO CANTO DI ANIME IN FUGA ADDIO SOGNI E STUPORE DI SGUARDI IN AMORE ADDIO ALLEGRI PENSIERI DEL GIORNO ANDATO A CUI SUBENTRA LA SERA. NON ODO LA TUA VOCE PANACEA CONTRO OGNI   MALE DI VIVERE. NON HO SILENZIO NE’ PACE ALL’OMBRA DEI PIOPPI DOVE LA LUCE E’ SCONFITTA DOVE LA VITA NON HA MISURA DOVE LA QUIETE E’ ILLUSIONE E’ DELIRIO D’ATTESA.

NELLA TRAPPOLA DELLE ILLUSIONI

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Foglie che cadono Avvilite dall’afa S’infradicia l’anima Cadendo nella trappola Delle illusioni Raggi di luce Trapelano tra le nubi E trafiggono gli occhi Stanchi di chi ha vissuto questo giorno col timore dell’ultima fatica Ti ho perduto in troppi pensieri Sbattendo le ali nel vuoto Come una farfalla accecata Ti ho perduto in un bicchiere In una strada deserta Giusto a quel bivio Dove abbandonasti la mia mano Ti ho domandato il segreto Di questa pace inaspettata No, non serve all’anima mia Questa brezza che mi investe Con dolcezza, mi sarebbe Bastato il tuo respiro.

DENTRO E FUORI

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ODI COME IL VENTO FISCHIA TRA I MIEI PENSIERI E MI STORDISCE CONFUSA MI SMARRISCO NEL GRIDO CHE INVESTE DI VITA LA BRUGHIERA CHE SI DISPERA DENTRO SPIRALI IMMAGINARIE. SIMILI AI FIORDI TI APPAIONO LE FRANGE SCOMPOSTE DELLE MIE FANTASIE VORREI TU TI PERDESSI NELL’INCANTO DELLA LUCE CHE GIOCA COI FRAMMENTI DI MILLE COSE VORREI TU RESTASSI ETERNO PRIGIONIERO TRA LE INSENATURE DELLE MIE FANTASIE. ODI COME IL VENTO FISCHIA ANCORA E RAPISCE SANGUE E CELLULE PER INFONDERE NUOVA VITA   NEL SUO CORPO. UN SILENZIO INSOLITO RIVESTE L’ANIMA MIA INCOLLANDOLA PIU’ SALDA NELLO SPAZIO OGNI ALTRA ESISTENZA MUORE: AVVERTO CRESCERE LA MIA SOLITUDINE SIMULTANEA ALL’ANGOSCIA DISPERATA IN CUI MI GETTA LA TUA ASSENZA. ODI COME IL VENTO FISCHIA TRA I MIEI PENSIERI COME TRA I RAMI STERILI DI UN ALBERO ODO COME IL VENTO FISCHIA TRA I TUOI PENSIERI IL SUO LINGUAGGIO INFANTILE. E TU NON COMPRENDI IL PARADOSSO.