CHI SCRIVE POESIE
Chi scrive poesie per passione, è un poeta senza per questo sentire il bisogno di essere chiamato poeta. Lo è perchè è una sua attitudine, caratteristica, un suo modus vivendi, perchè vive in uno stato di grazia particolare. Ha la fortuna di essere un uomo, che oltre a distinguersi per la razionalità, ha un proprio sentire.
Ha un cuore, un cervello, gli occhi, le orecchie come qualsiasi altra persona, ma ha una sensibilità unica, è capace di percezioni molto più ampie, guarda sempre oltre la superficie delle cose, sente voci, rumori, suoni che agli altri non sono percettibili, sa che anche il silenzio ha un suo canto, anche la notte più oscura ha una sua luce.
Chi scrive poesie, entra con l'anima nella natura, impara il linguaggio delle cose, interpreta il dolore degli altri, impasta emozioni, esprime le proprie sensazioni con un colore, un profumo, un battito più forte, un brivido sulla pelle. E piange e ride con la stessa intensità, non sa fingere, non sa ingannare, ha in se per metà uno spirito ingenuo di perenne bambino e per metà uno spirito di passionalità e follia.
Crede nelle cose che fa, e fa solo ciò in cui crede.
Nella poesia si rifugia, trova conforto, dalla poesia trae nuovi stimoli, nuova energia. In essa coniuga amore e odio, vita e morte e si crea una sorta di equilibrio.
Con la poesia libera dall'angoscia il suo cuore o lo fa esplodere di gioia, manifesta la sua tristezza o mette a nudo le sue emozioni più intime.
Chi scrive poesie non teme giudizi, rimproveri, segue solo la sua inclinazione naturale, ed in questo prova una particolare forma di felicità, breve, eterea, ma che si rinnova ogni volta in un clima di assoluta libertà.
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