Nel rincorrersi d’un verbo senza suono sulla lama del tempo un’ossessione sterile si perde dentro stagioni inutili. I passi sostano dove c’è quiete e la memoria stilla le sue perle mentre qualcuno ti scava dentro. Non esiste la chiave giusta e la vita persevera nel suo inganno insolente come un mendicante d’aria un ladro d’angoli all’ombra della piazza. La luna volge lo sguardo altrove là dove sulla terra si contendono troni e consumando tappeti tagliano nastri. Il premio è nel gong del cuore mentre la solitudine accarezza la pietra con un raggio indelebile. Uno straniero deturpa il silenzio attingendo al paroliere. Fredde emozioni strani duetti in un panorama in bianco e nero.
Vivere non è come fare due più due. Vivere non è un assioma, non è una definizione, non è un colore preciso e sempre uguale, è una sorpresa, un interrogativo, un gioco quando la vita si fa dura, un sogno quando la vita ti sembra impossibile, un volo quando non riesci più a camminare.
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