Chi non sa fingere non sa regnare







Sono gli obblighi a tenerci in vita, verso la famiglia, verso il lavoro, verso la società, non verso noi stessi.
E' vero, forse bisogna amarsi per amare gli altri, ma se non ricevi amore come puoi amare te stesso.

Ti senti inutile o magari troppo scontato, non un essere speciale. I gesti che compi sono meccanici finalizzati ai doveri da compiere. Che importa che vestito indossi, devi stare lì a un tavolo tra le carte, il pc, l'afa, i pensieri. Manca qualcosa, tu lo sai cosa manca, ma vuoi ignorarlo, ora pensarci non serve.
Saranno ancora lacrime fino allo sfinimento. Stamattina pensavi di indossare quel paio di orecchini, non il più bello, l'ultimo. Ma meglio di no, lui non li ha visti, lui adora i tuoi orecchini, o forse era il movimento che facevano quando muovevi la testa con malizioso garbo, che dava luce ai suoi occhi.

Puoi fare tante cose ma non fai niente, ti limiti al necessario, mangiare quanto basta, bere se ti ricordi di farlo, dormire se riesci e impazzire con un oceano di pensieri dentro che si accavallano come onde. Vorresti solo un grande silenzio dentro di te, un silenzio assoluto.
Ma tu lo sai che non esiste il silenzio assoluto, se ti poni in ascolto, è così.
Spesso desideri che il tempo passi, pensi di poter rimandare tutto a domani, tanto domani è uguale.
Avrai le stesse cose inutili e ti mancherà sempre qualcosa, che sai cos'è, ma sarà meglio non pensarci.
Sei trasparente, sul tuo viso si leggono tutte le tue emozioni, non sai fingere, non l'hai mai saputo fare.
L'importante è arrivare alla fine della giornata lavorativa. Poi tornerai a parlare ai tuoi pensieri, in un angolo della casa solo tuo. Uscire a fare due passi? Non conviene, sembreresti un fantasma con gli occhi nel vuoto.
Ti distrai un attimo. Qualcuno una volta ti disse: Chi non sa fingere non sa regnare. Ma a che proposito? Tornano quelle parole ogni tanto, anche se non le hai mai comprese.

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