Strani duetti

 

 


 

 

 

 

 

 

Nel rincorrersi d’un verbo senza suono
sulla lama del tempo
un’ossessione sterile si perde dentro stagioni inutili.
I passi sostano dove c’è quiete
e la memoria stilla le sue perle
mentre qualcuno ti scava dentro.
Non esiste la chiave giusta
e la vita persevera nel suo inganno
insolente come un mendicante d’aria
un ladro d’angoli all’ombra della piazza.

La luna volge lo sguardo altrove
là dove sulla terra si contendono troni
e consumando tappeti tagliano nastri.
Il premio è nel gong del cuore
mentre la solitudine accarezza la pietra
con un raggio indelebile.
Uno straniero deturpa il silenzio
attingendo al paroliere.
Fredde emozioni
strani duetti in un panorama in bianco e nero.

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